Operazione dei carabinieri sulle tracce del super latitante Attilio Cubeddu
Blitz in Ogliastra del Ros dei carabinieri, venti perquisizioni per cerare tracce di Attilio Cubeddu, il più grande latitante italiano. In fuga dal 1997 per lo Stato è in cima alla lista dei cattivi. Con un nuovo ingresso sono ora 4 i superlatitanti, oltre Cubeddu ci sono il mafioso Giovanni Motisi e i camorristi Renato Cinquegranella e Roberto Mazzarella. Era l’inizio del 1997 quando l’ultimo esponente dell’Anonima sequestri si è dato alla macchia. Bill Clinton sedeva alla Casa bianca, Federico Palomba era presidente della Regione Sardegna e il Cagliari retrocedeva in B dopo lo spareggio a Napoli. Da quel momento si sono perse le tracce dell’allora 50enne Attilio Cubeddu.
L’operazione del Ros
“Il 24 luglio 2025, il Raggruppamento Operativo Speciale, col supporto, in fase esecutiva, dei Comandi Provinciali Carabinieri di Nuoro e Livorno, del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche di Cagliari, dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna e dell’XI Nucleo Elicotteri Carabinieri di Cagliari, ha eseguito circa venti perquisizioni domiciliari, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia di Roma, nei confronti di altrettanti soggetti, indagati, a vario titolo, per il reato di procurata inosservanza di pena aggravata dal metodo mafioso in favore del latitante Attilio Cubeddu”.
“Quest’ultimo è ricercato dal 1997, per non aver fatto rientro, al termine di un permesso, nella Casa Circondariale di Badu ‘e Carros (NU), ove era ristretto, per sequestro di persona e altri reati. Insieme ad altri sodali, aveva partecipato nei primi anni Ottanta ad alcuni sequestri di persona a scopo di estorsione in Toscana e in Emilia Romagna, ai danni di Cristina Peruzzi e di Patrizia Bauer. Successivamente venne condannato per il sequestro dell’imprenditore bresciano Giuseppe Soffiantini, commesso durante i primi anni di latitanza”.
Le tracce biologiche
“Le ricerche dei latitanti di massima pericolosità rientrano tra le prerogative del Ros, pertanto le attività delegate per la ricerca di Attilio Cubeddu, al vertice del Programma Speciale di Ricerca del Ministero dell’Interno, sono estese in tutta Italia a cura dei militari del Raggruppamento. Le perquisizioni eseguite principalmente nella regione dell’Ogliastra si sono rese necessarie per la ricerca di elementi essenziali per la cattura del latitante, in particolare sono stati interessati familiari e personaggi legati a vario titolo al Cubeddu. Sono inoltre in corso accertamenti volti ad acquisire tracce biologiche del latitante per risalire al suo profilo genetico completo“.