Incendio in una piscina in Romagna, rinviato a giudizio ristoratore del Nuorese

Incendio doloso, a giudizio un Nuorese.

Avrebbe appiccato un incendio doloso alla piscina Blu Paradise di Portoverde, in provincia di Rimini, la scorsa estate. E’ finito così nei guai un ristoratore di 71 anni del Nuorese, rinviato a giudizio. A chiederlo la Procura della Repubblica di Rimini, dopo le indagini svolte sul fatto.

Il rogo era stato appiccato il 23 giugno scorso e pochi giorni dopo i carabinieri avevano identificato il presunto piromane. L’accusa è una rivalità economica tra il ristoratore e il titolare del locale con piscina, molto frequentato da clienti giovani.

Cosa è successo al Blu Paradise di Portoverde.

Durante una perquisizione, i carabinieri di Riccione avevano ritrovato a casa del nuorese una tanica di olio simile a quella utilizzata per appiccare l’incendio. In possesso degli inquirenti anche alcuni video ripresi dalle telecamere, dove il ristoratore era stato ripreso mentre raggiungeva a volto scoperto una telecamera per oscurarla con del nastro adesivo. La difesa del ristoratore nega le accuse. Secondo la sua tesi, la presenza della tanica di olio non prova l’atto incendiario che sarebbe stato messo in atto dal suo assistito e che non ci sarebbero stati degli screzi tra i due uomini. Secondo il legale del nuorese l’episodio sarebbe collegato all’omofobia di altre persone contro il gestore della piscina subito dopo l’incendio. Lo stesso proprietario del locale, lo aveva detto, facendo riferimento all’esposizione di alcune bandiere del gay Pride fuori dal locale che avrebbero dato fastidio a qualcuno.

Note sull'autore