L’Università di Nuoro è chiusa, a casa 800 studenti e prof

L’università di Nuoro chiude.

Capodanno amaro per gli studenti e insegnanti del Polo universitario di Nuoro. Ottocento ragazzi e decine di insegnanti restano a casa, perché la sede universitaria ha chiuso, a causa di una legge regionale. L’Università di Nuoro, che ospita 5 corsi di studio nella sede del Consorzio per la promozione degli studi universitari di Nuoro, di fatto non può più aprire.

A determinare la sospensione delle normali attività della sede universitaria nuorese (al momento è garantito solo il servizio a distanza) è stato lo scioglimento del “Consorzio per la Promozione degli Studi Universitari di Nuoro” che, a seguito di quanto previsto dall’ articolo 18 della legge regionale 21 giugno 2021 numero 10, dovrà essere sostituito da una nuova fondazione che avrà il compito di gestire il funzionamento della struttura universitaria.

“Ad oggi la fondazione ancora non è stata costituita – dichiara il deputato del Movimento 5 Stelle, Alberto Manca– e quindi non è in grado di operare in merito alla gestione dei servizi di supporto alle attività del consorzio universitario. Inoltre, parrebbe allo scrivente, che il commissario per la liquidazione, (nominato il 17 dicembre attraverso la delibera di Giunta Regionale n°49/72) non avrebbe i requisiti per poter operare. Infatti il Professor Marinò, il quale ad oggi non ha ancora assunto formalmente l’incarico essendo docente di Economia Politica all’Università di Sassari e prorettore al bilancio dell’Università turritana, si troverebbe in una posizione di conflitto considerato che l’Università di Sassari è da sempre in collaborazione con il polo universitario di Nuoro. Appare evidente che tale situazione sta rallentando ulteriormente le procedure per la riapertura delle sedi del polo universitario nuorese.”

“Quanto sta accadendo in questi giorni a Nuoro ha del paradossale – denuncia il deputato M5S – poiché, attraverso l’attuazione di una legge regionale, di fatto la Regione sta negando il diritto allo studio a centinaia di giovani studenti e sta lasciando a casa decine di lavoratori. Il percorso di transizione dall’ex consorzio alla fondazione deve essere gestito da un commissario liquidatore che deve avere immediatamente la capacità di attivare tutte le procedure per garantire la funzionalità ai corsi di laurea a Nuoro. Un’impasse ingiustificabile che di fatto ha determinato la chiusura del polo universitario nuorese.”

“La Regione dunque faccia presto a nominare un commissario liquidatore nel pieno esercizio delle sue funzioni e costituisca la fondazione atta a garantire quel rilancio dell’offerta universitaria di Nuoro che con l’approvazione della legge regionale n.10 aveva inteso favorire, ma che nei fatti sta ostacolando. Vigilerò affinché il diritto allo studio degli studenti non venga leso e che tutti i servizi vengano erogati e garantiti. Gli studenti – conclude Alberto Manca – chiedono solo la continuità dei servizi e la possibilità di poter studiare per costruire il loro futuro. Una richiesta legittima che mi troverà sempre impegnato al loro fianco.”

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