Allarme a Nuoro: scuole senz’acqua, esami a rischio

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Allarme a Nuoro: scuole senz’acqua, esami a rischio

Allarme a Nuoro: scuole senz’acqua, esami a rischio. La Cisl Scuola di Nuoro esprime forte preoccupazione per la sospensione dell’erogazione idrica prevista per domani in diversi quartieri della città, sottolineando come questa interruzione possa mettere seriamente a rischio il regolare svolgimento delle attività scolastiche, specialmente in un momento così delicato per gli istituti superiori.

Fra appena due giorni, infatti, centinaia di studenti affronteranno la prima prova dell’Esame di Stato. “Un appuntamento così importante – denuncia la Cisl – richiede ambienti adeguati, aule fresche, servizi igienici funzionanti e condizioni igienico-sanitarie garantite. L’assenza di acqua rischia di compromettere tutto ciò.”

Secondo il sindacato, la situazione nelle scuole superiori è già sotto pressione: si lavora a ritmi serrati per completare verbali, controlli di sicurezza e preparativi per l’accoglienza delle commissioni. “In questo contesto – si legge nella nota – una sospensione idrica rappresenta un ostacolo inaccettabile e facilmente evitabile.”

La Cisl Scuola punta il dito contro le modalità con cui vengono pianificati gli interventi di manutenzione da parte del gestore Abbanoa. “Perché continuare a programmare lavori in giorni feriali e in orario scolastico, quando sarebbe possibile intervenire di domenica o durante la notte, riducendo al minimo i disagi?” si chiede il sindacato.

Il disagio non è nuovo: solo nell’anno scolastico in corso, le scuole nuoresi hanno già subito almeno cinque interruzioni per lavori programmati. Una situazione che, secondo la Cisl, genera discontinuità didattica e stress organizzativo, colpendo in particolare studenti e personale scolastico.

Per questo motivo, la Cisl Scuola chiede ad Abbanoa una maggiore sensibilità nella programmazione e alle istituzioni locali di convocare urgentemente un tavolo di confronto per evitare il ripetersi di simili episodi in futuro.

“La scuola deve restare sempre un luogo sicuro, accogliente e funzionante – conclude la nota – non può essere l’anello debole della rete dei servizi pubblici.”

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