Confermato l’ergastolo per l’omicida di Orune e Nule

La Cassazione ha confermato l’ergastolo per Alberto Cubeddu.

È stato respinto il ricorso degli avvocati di Alberto Cubeddu, il 25enne di Ozieri, ritenuto responsabile del duplice omicidio di Gianluca Monni e Stefano Masala, avvenuti rispettivamente a Orune e Nule, nel maggio 2015. La Corte di Cassazione ha dunque confermato l’ergastolo, seguendo la linea della Corte d’Appello di Sassari che, nel luglio 2020, aveva sentenziato il carcere a vita.

Nessun dubbio dunque sulla colpevolezza del 25enne, come quella del cugino, Enrico Paolo Pinna, già condannato a 20 anni di reclusione. Quest’ultimo, all’epoca dei fatti, era minorenne, ma non è riuscito a scappare dalla giustizia, che in questo caso si è espressa severamente.

L’8 maggio 2015, a Orune, i cugini uccisero con 3 colpi di fucile Gianluca Monni, ammazzato mentre attendeva l’autobus per andare a scuola. La sera prima i cugini tesero una trappola Stefano Masala, di Nule, il cui corpo non è mai stato ritrovato. Venne utilizzato la sua auto al fine di far ricadere su di lui i sospetti, ma la verità era ben peggiore. All’origine dell’omicidio una lite, avvenuta mesi prima, durante Corte Apertas.

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