L’emergenza idrica nell’Ogliastra desta preoccupazione.
L’emergenza idrica della Sardegna e dell’Ogliastra continua a destare preoccupazione. La Regione ha già avviato l’iter per la dichiarazione di stato di calamità regionale in queste zone. Tuttavia, la situazione è ancora più critica nel Sulcis.
Nonostante l’estate sembri essere salva per le utenze residenziali e turistiche, lo stop all’irrigazione è già stato imposto nei campi, dal nord al sud della regione. Le aree maggiormente colpite includono il Sarrabus, l’Oristanese, l’Ogliastra, il distretto di Posada (dove il bacino di Maccheronis era al 26,8%), e le campagne di Torpè, Siniscola, San Teodoro e Budoni.
Il comune di Budoni ha deciso di ripristinare alcuni vecchi pozzi per alimentare il potabilizzatore locale e sta installando un dissalatore nella frazione di Ottiolu, che permetterà di recuperare l’acqua marina con una portata di 20 litri al secondo. Nel frattempo, la Regione ha stanziato quasi tre milioni di euro per una serie di misure, sia strutturali che non, volte a mitigare gli effetti della grave crisi idrica nel sistema di Posada. Questo sistema è alimentato dal serbatoio di Maccheronis, che serve i territori di Torpè, Posada, Budoni e San Teodoro.