Vivi per miracolo alla strage di Nuoro.
Sebastiano e la sua anziana madre, Maria Riccardi, sono sopravvissuti per miracolo alla strage avvenuta in via Gonario Pinna, nel rione di Funtana Buddia a Nuoro. Ieri mattina, mentre Maria si avvicinava alla porta per rispondere a un’insistente richiesta, si aspettava di vedere il figlio maggiore, Antonio, ma si è trovata di fronte il figlio minore, Roberto, un operaio dell’Ente foreste. Roberto, visibilmente agitato e sporco di sangue, era armato di una pistola Beretta 7,65. Maria non ha avuto il tempo di comprendere la gravità della situazione.
Poco dopo il suo arrivo, i vicini hanno udito due forti rumori che si sono rivelati essere colpi di pistola. Il primo colpo ha colpito Maria al volto, mentre il secondo, fatale, è stato diretto verso se stesso da Roberto. Dopo il drammatico evento, polizia e carabinieri hanno trovato Roberto senza vita, mentre Maria è stata soccorsa con graffi e escoriazioni.
Il fatto ha lasciato sgomenti i nuoresi, considerando la lucida determinazione con cui Roberto Gleboni ha deciso di sterminare la sua famiglia. L’unica certezza, al momento, è la sua volontà spietata: ha sparato prima in via Ichnusa e poi in via Gonario Pinna, colpendo alla testa. Prima la moglie e i figli, poi la madre, infine se stesso.