L’omicidio di Dina Dore.
Era il 26 marzo del 2008 quando a Gavoi si consumò un tragico femminicidio. Dina Dore fu fatta uccidere barbaramente da suo marito, Francesco Rocca, di professione dentista. Ora lui stesso, condannato in via definitiva come mandante dell’omicidio della moglie, dovrà versare alla figlia, 78mila e 400 euro per gli arretrati del mantenimento in favore della minore, mai pagati dal 2013.
Lo stabilisce una sentenza del giudice civile del tribunale di Nuoro, dopo che la sorella di Dina, Graziella, aveva fatto causa all’uomo per non aver contribuito a mantenere sua figlia, oggi ancora minorenne. A questo si aggiungono altri due procedimenti, pendenti nel tribunale di Nuoro. Uno di questi è una causa per il risarcimento dei danni alla 14enne, dopo l’omicidio della mamma.
Inoltre, la madre e le sorelle di Rocca gli hanno fatto causa per spogliarlo dei suoi averi, come garanzia per il patrimonio della ragazza, oggi adolescente. La difesa si è opposta, perché ritiene che sia una tattica per svincolare il patrimonio dell’uomo e non renderlo aggredibile dalla figlia, che da suo padre non ha mai ricevuto nulla.