A Lula il più grande telescopio per le onde gravitazionali del mondo

L’Einstein Telescope a Lula.

“L’Einstein Telescope è un’occasione unica per il futuro della Sardegna, ma per non lasciarsela sfuggire è fondamentale che, tra Stato e Regione, venga subito messo a disposizione un finanziamento da un miliardo di euro”. È questo il messaggio lanciato da Roberto Deriu, consigliere regionale del Partito Democratico, a sostegno del progetto “Einstein Telescope“, il più grande e sensibile telescopio di onde gravitazionali mai realizzato nel mondo. Uno dei due siti candidati ad ospitarlo è la miniera di Sos Enattos, in territorio di Lula, in provincia di Nuoro. Il secondo è situato nell’Euroregione Meuse-Reno, ai confini di Belgio, Germania e Paesi Bassi.

“Per la Sardegna, l’Italia e il Mediterraneo si tratta della grande opportunità di conquistare un ruolo di rilievo assoluto nel mondo scientifico – spiega Deriu –, una struttura da collocare nelle profondità della terra, nel cuore dell’Isola, da dove questo oggetto tecnologicamente avanzatissimo può costituirsi quale motore di una gigantesca trasformazione dell’apparato produttivo, dell’assetto della ricerca, del complesso della vita civile dell’Isola intera. Ma affinché la Sardegna possa competere con il sito estero è fondamentale che, tra Stato e Regione, venga subito messo a disposizione un importante finanziamento da un miliardo di euro, a fronte di un costo di realizzazione totale di 1,7 miliardi che saranno coperti, per la parte restante, da fondi europei”.

“Sono certo – precisa il consigliere dem – che le istituzioni metteranno in campo il massimo impegno per sostenere il progetto, a beneficio del territorio, della regione e dell’intero Paese. Realizzare l’Einstein Telescope, per un effetto complessivo sul volume d’affari stimato in 6,184 miliardi di euro, equivarrà a ripetere e forse anche a superare la stagione della Rinascita, anni cioè di modernizzazione e di crescita economica e civile per tutti, specialmente per le imprese sarde e i loro lavoratori, e porterà con sé un nuovo modello produttivo, sostenibile e fiorente, caratterizzato e sostenuto dalla tecnologia e orientato alla sostenibilità. Un progetto che può dare alla Sardegna una nuova prospettiva, un nuovo orizzonte, un nuovo futuro. Un’opportunità unica da cogliere senza ritardo”.

Note sull'autore