Attentato fallito a Macomer, l’esplosione avrebbe fatto gravi danni

La miccia si inceppa e fallisce l’attentato a due fratelli di Macomer

L’esplosione avrebbe avuto gravi conseguenze, ma è fallito l’attentato dinamitardo ai danni di due fratelli di Macomer. Nella notte tra il 18 e il 19 dicembre, un ordigno artigianale è stato trovato davanti all’abitazione degli allevatori Fabrizio e Giuseppe Fois, di 72 e 77 anni. La bomba, composta da circa un chilogrammo di gelatina esplosiva, si trovava sotto la finestra della casa dove vivono i due uomini con le loro famiglie. Fortunatamente, l’ordigno non è esploso, probabilmente a causa di un malfunzionamento della miccia che si è spenta prima di innescare l’esplosione.

Il ritrovamento è avvenuto all’alba, quando uno dei fratelli uscendo di casa ha notato la bomba e ha immediatamente chiamato la polizia. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Macomer, supportati dagli artificieri dei carabinieri di Nuoro e dai vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza l’area, interdetta al passaggio di persone e veicoli.

Gli artificieri hanno confermato che l’ordigno aveva un potenziale esplosivo considerevole. Senza intoppi avrebbe potuto causare gravi danni sia all’edificio che alle persone presenti, oltre a rappresentare un pericolo per i passanti. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini, esaminando le telecamere di sorveglianza e raccogliendo testimonianze per cercare di identificare i responsabili del fallito attentato. L’ordigno è stato infine fatto brillare in tarda mattinata, senza causare danni.

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