Allevatore originario di Orune spara alla moglie e si toglie la vita

L’omicida è un 65enne di Orune.

Si è procurato un fucile e ha sparato la moglie, Anna Cupelloni, poi rivolgendo l’arma contro se stesso si è tolto la vita. Protagonista dell’insano gesto Ciriaco Pigliaru, un allevatore 65enne originario di Orune, che sabato a Nepi, un paesino nella provincia di Viterbo, si è reso protagonista dell’ennesimo femminicidio-suicidio.

La ricostruzione.

Il dramma si è consumato sabato sera, intorno alle 20, nel giardino dell’abitazione in campagna. L’uomo avrebbe atteso la moglie e una delle figlie, per spuntare fuori e sparare la Cupelloni da distanza ravvicinata. Compiuto il femminicidio, Pigliaru ha rivolto il fucile verso se stesso compiendo un gesto estremo. La figlia, visibilmente scossa, ha allertato la centrale operativa del 112, ma all’arrivo dei carabinieri e del personale medico del 118 non c’era più niente da fare per entrambi.

Il movente.

Pare che la coppia stesse attraversando un momento difficile e che fossero prossimi alla separazione, ma nulla faceva presagire al dramma consumato sabato scorso. Restano, tuttavia, molto interrogativi. Il più rilevante è come Pigliaru potesse avere un fucile, con il quale ha poi ucciso la donna, senza avere alcuna autorizzazione per detenere un’arma.

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