Sul pullman non ci sono abbastanza posti, scoppia la lite tra gli studenti a Orani

La situazione dei pullman a Orani.

Se non fosse un reale problema, verrebbe quasi da ridere al pensiero che quattro pattuglie dei carabinieri di Orani siano dovute intervenire per sedare una violenta lite questa mattina presto, alla partenza del pullman degli studenti che dal piccolo paese, trasporta gli studenti a Nuoro. La mancanza di posti a sedere per i giovani studenti, è un problema noto da tempo, soprattutto nei trasporti su gomma dai piccoli centri da e per Nuoro.

Ogni anno, a partire dal primo di ottobre, giorno che segna il momento in cui gli studenti iniziano ad avere a disposizione il mezzo pubblico Arst per recarsi a scuola destinato agli studenti oltre a quello di linea, è la stessa storia: gli studenti devono di fatto porre in essere una quotidiana lotta, fatta di urla e spintoni, per cercare di accaparrarsi un posto a sedere sul mezzo, dal momento che i posti a sedere, da sempre insufficienti rispetto al numero dei passeggeri, sono stati ulteriormente diminuiti a seguito delle direttive sul trasporto pubblico stabilite dalle norme anti Covid. Questa mattina pare che secondo le testimonianze dei presenti, qualche ragazzo abbia addirittura provato ad accedere al mezzo entrando direttamente dal finestrino. La situazione era ormai degenerata quando sono giunte sul posto le pattuglie dei carabinieri, chiamate dall’autista del pullman, a sedare gli animi concitati dei presenti e cercare una soluzione al problema.

Si ricorda che secondo quanto previsto dalle normative anticovid, illustrate a fine agosto dal Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, la capienza massima per bus, metro, pullman e treni locali, è pari all’80%, sia in zona bianca che in zona gialla, alla quale va aggiunta la dotazione di mascherina chirurgica da tenere sul viso durante tutta la durata del viaggio, che per questi giovani studenti, a volte dura oltre un’ora. E’ comprensibile dunque da un lato la loro rabbia e la loro frustrazione, nel provare ad avere un posto a sedere, per il quale peraltro pagano regolarmente un biglietto o un abbonamento.

Emblematiche le parole del sindaco di Orani Antonio Fadda: “Non so di preciso cosa sia accaduto stamattina, ma da almeno quaranta anni fa, spingere per accaparrarsi il posto a sedere nel pullman degli studenti il primo giorno di scuola ad Orani rappresenta la prassi, per evitare di spingersi i giorni successivi nei quali attraverso un accordo tra gli studenti stessi, vengono assegnati i posti a sedere e restano quelli tutto l’anno. Invece nei pullman di linea bisogno spingere sempre”.