Agriturismo nel Nuorese: Pasqua e Pasquetta col pienone, ma c’è crisi

Un primo bilancio sulla stagione degli agriturismo nel Nuorese

di Carolina Bastiani

Gli agriturismo nel Nuorese non faticano a fare il pienone durante la Pasqua e la Pasquetta, ma c’è crisi e le stime per il resto del 2024 non sono ottimistiche. A sostenerlo è Federico Azuni, titolare di Su Pinnettu a Olzai. “Questo 2024 non è partito benissimo – spiega -. Gennaio e febbraio, mesi in cui eravamo abituati a lavorare bene con la gente di passaggio soprattutto la domenica, sono stati quasi deserti, tanto che abbiamo aperto molto poco”. Azuni sottolinea come sia abbastanza facile fare grandi numeri in occasione delle festività. “Per un agriturismo è sufficiente essere abbastanza conosciuto per fare il tutto esaurito, perché è in queste giornate che si predilige la sua offerta. Stare all’aria aperta, mangiare tipico e godersi la bella giornata negli spazi esterni”.

Quindi per questa Pasqua e Pasquetta la situazione è nella norma, tuttavia, il problema permane perché non c’è continuità. Federico, inoltre, illustra un altro fattore che potrebbe costituire uno svantaggio: “Noi lavoriamo prevalentemente con i turisti locali provenienti dal Sassarese, dal Cagliaritano, da Nuoro. Lavoriamo bene con la gente del posto, però manca la componente extraregionale e quasi nullo è il turismo straniero”. Spesso, infatti, il visitatore che viene da fuori ha difficoltà a gestire il suo soggiorno in certe zone a causa della carenza di servizi e di alloggi e per questo motivo è dissuaso.

Federico continua nella sua analisi per il 2024 e porta un altro esempio a sostegno della sua tesi: “Le prenotazioni per il periodo primaverile ed estivo, quando solitamente ci sono le cerimonie, sono scarse. E siccome sono eventi per i quali si prenota con largo anticipo, essi sono in grado di darci una visione per il futuro. Per questo posso sostenere che l’affluenza sarà molto bassa. Purtroppo, si tratta di un parere condiviso da molti miei colleghi della provincia di Nuoro, alcuni dei quali hanno attività anche lungo le coste”. Ad incidere, probabilmente, anche l’abbassamento del potere di acquisto delle persone. Le parole di Federico, dunque, confermano una tendenza in corso già da un po’: il calo degli agriturismi sardi, che ogni anno sono sempre di meno, mentre in Italia crescono. In controtendenza, c’è solo il Sassarese.

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