Ecco i nomi degli 11 sardi arrestati per l’assalto ai portavalori in Toscana
Ecco chi sono gli 11 arrestati della banda dei sardi che un mese e mezzo fa ha fatto l’assalto ai portavalori sull’Aurelia in Toscana. Che fossero sardi non c’erano dubbio, i dialoghi ripresi durante il blitz non lasciavano dubbi. Era un commando organizzato con armi da guerra e ruoli ben precisi. Ma la banda ha commesso una serie di errori che sono stati determinanti per il lavoro dei carabinieri.
Gli errori e le indagini
Un bigliettino abbandonato a terra, con sopra annotati due numeri di telefono. Ritrovato accanto ai resti carbonizzati di un cellulare vicino a una delle auto rubate usate per l’assalto. È l’elemento determinante che ha dato impulso alle indagini. Proprio da quel ritrovamento, avvenuto nella zona boschiva dove era stata rinvenuta una delle vetture utilizzate, è partita l’operazione che ha portato all’arresto di 11 persone, ritenute responsabili della rapina ai danni di due portavalori, avvenuta il 28 marzo scorso lungo la via Aurelia, a San Vincenzo, in provincia di Livorno. I numeri telefonici, stando a quanto emerso, erano stati utilizzati dai membri della banda e hanno permesso agli investigatori di ricostruire la rete di contatti impiegata per pianificare il colpo, i cui preparativi sarebbero andati avanti per diversi mesi.
Fondamentale per le indagini è stata anche la collaborazione dei cittadini, i cui video hanno registrato, oltre alle immagini, anche le voci dei rapinatori. Questo ha indirizzato fin da subito gli inquirenti verso un gruppo di persone di origine sarda. Dei 11 arresti eseguiti, nove sono avvenuti a Nuoro, uno nella provincia di Pisa — dove sarebbe stata messa a disposizione la base logistica del gruppo — e uno a Bologna. Quest’ultimo individuo era appena rientrato dal Gran Premio di Imola, ed è stato per questo fermato in Emilia-Romagna. Gli indagati, tutti di età compresa tra i 33 e i 54 anni, risultano per lo più impegnati in attività di allevamento e agricoltura.
Tutti i nomi degli arrestati
Alberto Mura (1985) di Ottana; Antonio Moni (1979), sardo che vive a Castelnuovo Val di Cecina (Pisa); Franco Piras (1979) di Bari Sardo; Francesco Palmas (1980) di Jerzu; Francesco Rocca (1978) di Orotelli; Giovanni Columbu (1985) di Ollolai; Marco Sulis (1989) di Villagrande Strisaili; Nicola Fois (1992) di Girasole; Renzo Cherchi (1986) di Irgoli; Salvatore Campus (1974) di Olzai e Salvatore Giovanni Antonio Tilocca (1980) di Ozieri, ma residente a Bottidda. Indagato Antonio Stochino (1978) di Arzana.