L’assassino di Dina Dore non dovrà restituire a sua madre i soldi spesi per la difesa

Il processo a Francesco Rocca, l’omicida di Dina Dore.

Francesco Rocca, il dentista di Gavoi condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Dina Dore nel 2008, non dovrà restituire i soldi spesi dalla sua famiglia per la sua difesa legale. La richiesta di restituzione di circa 800mila euro fatta dalla madre del dentista è stata respinta dal giudice del Tribunale civile di Nuoro. La giudice ha stabilito che non c’è alcun “indebito arricchimento” da parte di Francesco Rocca, in quanto i suoi genitori hanno volontariamente sostenuto le spese legali senza essere costretti da nessuno.

Nel frattempo, la stessa giudice ha proposto una conciliazione all’interno della causa in corso per la divisione del patrimonio ereditario di Antonio Rocca, padre del dentista, deceduto alcuni anni fa. La causa è stata avviata dalla figlia minorenne di Francesco Rocca. La conciliazione prevede il pagamento di un risarcimento alla famiglia della vittima, la destinazione del 50% dei beni del padre a favore della figlia minorenne e la divisione del restante patrimonio secondo le volontà testamentarie. Le parti coinvolte dovranno comunicare la loro decisione nell’udienza del 3 ottobre.

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