L’esito dell’autopsia di una vittima del crollo della casa a Tiana.
Dai primi risultati dell’autopsia su una delle salme delle vittime del crollo della casa a Tiana è emerso che il decesso è avvenuto per “schiacciamento”. Si tratta del corpo di Guglielmo Zedda, 59 anni, il quale ha riportato lesioni a causa del peso delle macerie.
Sulle salme sono stati eseguiti gli esami tossicologici per stabilire se le vittime hanno inalato il gas. Per gli esiti si dovrà attendere 90 giorni di tempo. Ora manca l’autopsia sul corpo della moglie, Marilena Zibba, che sarà replicata venerdì 11 l’autopsia nell’Istituto di medicina forense di Cagliari.
La causa del crollo della palazzina potrebbe essere causata da un interruttore o da una macchinetta del caffè, che avrebbe provocato la scintilla e, dunque, l’esplosione. Sarebbe stato Guglielmo Zibba ed aver acceso la luce, poiché il suo corpo è stato trovato in cucina al primo piano della casa. Oppure i genitori della donna, che attualmente sono ricoverati in gravi condizioni.
L’anziano padre di Marilena Ibba è ricoverato in rianimazione al Santissima Annunziata di Sassari, mentre la madre in Urologia delle cliniche di San Pietro. Il sindaco di Tiana, Pietro Zedda, ha annunciato il lutto cittadino nel giorno dei funerali della coppia. La camera ardente sarà allestita in comune non appena le due salme avranno il nulla osta del giudice per rientrare in paese. In corso c’è un’inchiesta per chiarire la dinamica dell’incidente. Al momento non ci sono indagati.