La cultura millenaria della Sardegna tutta in una applicazione

L’applicazione di Coldiretti Nuoro Ogliastra.

L’affascinante mondo dei caprari rappresentato dai pinnettos diventa percorso turistico e si connette al mondo con tutta la sua storia e cultura grazie alla nuova applicazione digitale ideata da Coldiretti Nuoro Ogliastra. È “Le vie de sos Pinnetos” un progetto che “ha l’obiettivo di valorizzare la tipica costruzione della cultura pastorale in un percorso ideale che unisce le antiche dimore con i prodotti e le bellezze naturalistiche e culturali dei territori in cui si trovano” sintetizza il presidente Leonardo Salis.

Il progetto.

Il progetto è stato ideato e realizzato da Coldiretti Nuoro Ogliastra e finanziato dalla Camera di Commercio di Nuoro, con il coinvolgimento e patrocinio dei comuni di Dorgali, Baunei, Orgosolo e Urzulei e la partecipazione di diverse aziende agroalimentari e turistiche del territorio. È un percorso romantico che si può rivivere a distanza grazie alla applicazione Le vie de sos Pinnetos con video, foto e racconti in cui si ripercorre, grazie alla testimonianza di chi quei luoghi isolati ma ricchi di storia, li ha vissuti e li vive, e ha concorso a renderli unici e affascinanti. Un’applicazione in divenire, in cui oltre a conoscere la storia e i percorsi dei pinnettos è interattiva consentendo ai visitatori di postare foto e video aiutando a far crescere la rete. Del progetto fanno parte anche diverse aziende agricole di Campagna Amica con le quali si arricchire il percorso esperienziale con le eccellenze enogastronomiche locali.

Aperto e inclusivo.

 “È un progetto aperto e inclusivo – precisa il direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra, Alessandro Serra -, ed infatti siamo già in contatto con altre amministrazioni comunali ed aziende che vogliono aderire”.

Il progetto “ha una valenza storica, culturale, identitaria ed enogastronomica ma anche ambientale – continua Alessandro Serra –  perché valorizza un territorio ed un paesaggio unico, figlio del rapporto simbiotico tra uomo animale e natura. È insomma il mondo dei caprari che diventa un percorso esperienziale che farà scoprire e vivere ai turisti i luoghi isolati in cui custodivano i propri animali, divenuti nel tempo custodi di quel mondo, esempio di presidio del territorio e modellatori di quel paesaggio”.

“Sono territori che vanno vissuti e preservati – precisa Leonardo Salis -. I pastori fanno il loro lavoro con passione e determinazione ma è necessario che le norme vadano incontro a questo mondo sostenendolo e incentivando ai pastori di continuare a presidiare questi territori. Per esempio rivedendo le tare sul pascolamento nel bosco che anziché sostenere limitano questo rapporto che si è tramandato per secoli e che porta invece ai disastri a cui abbiamo assistito questa estate nel Montiferru”.

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