L’arresto di un uomo a Tortolì.
Lo scorso marzo un uomo di origini marocchine residente da tempo a Tortolì fu allontanato, con provvedimento adottato di iniziativa della polizia giudiziaria, da una casa familiare, con il divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa.
Questi fu sorpreso a brandeggiare una basetta a vite regolabile per ponteggio in metallo, mentre minacciava la moglie. Fu subito fermato e fu adottato un provvedimento a tutela della giovane. Le attività coordinate dalla Procura della Repubblica di Lanusei, il magistrato dottoressa Giovanna Pina Morra, ed il costante monitoraggio della situazione hanno permesso di documentare altri episodi di minacce e che la giovane donna ponesse ampia fiducia negli uomini dell’Arma dei carabinieri di Tortolì e nella magistratura. Tuttavia, il 5 maggio scorso, l’uomo decise di tornare in Marocco allo scopo di evitare la privazione della libertà personale, fermandosi però in Spagna da dove, dopo circa un mese, tornava a Tortolì.
I carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Lanusei, hanno fin da subito avvertito l’arrivo dell’uomo in Ogliastra ed attualizzavano nuovamente, quindi, i presupposti affinché le precedenti prescrizioni imposte si tramutassero nella privazione della libertà personale, più indicate alla sicurezza e tutela della donna. Il 9 giugno 2021 il giudice per le indagini preliminari di Lanusei ha emesso idonea ordinanza custodia cautelare in carcere e l’uomo, individuato nella mattinata in una piazza di Tortolì, dopo le formalità di rito, è stato affidato al carcere di Lanusei.