Nuoro, batteri nell’acqua a Pratosardo: l’emergenza finisce in Consiglio regionale

Water tap on the street in beams of the morning sun

L’acqua non è potabile: ordinanza del sindaco Soddu per la zona di Pratosardo

Nell’acqua di Pratosardo, la zona industriale di Nuoro, ci sono troppi batteri: vietato aprire i rubinetti. Dall’esame dell’acqua fatto nei laboratori dell’Arpas a Sassari è emersa la presenza fuori norma di batteri nell’acqua erogata da Abbanoa in quella zona del capoluogo barbaricino. Immediato il provvedimento del primo cittadino Andrea Soddu che ha vietato di berla. “L’ordinanza è rivolta a tutta la popolazione – si legge nel testo firmato dal sindaco di Nuoro -. Compresi i titolari di attività produttive che utilizzano direttamente l’acqua della condotta per le attività di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande. Nella zona interessata l’acqua erogata dalla rete idrica potrà essere utilizzata solo previa bollitura e per tutti gli usi igienici“.

Il Comune di Nuoro ha subito chiesto spiegazioni urgenti sui problemi a Pratosardo. “Viene ordinato all’ente gestore Abbanoa di effettuare i controlli interni previsti dalla legge – si legge in una nota -. Comunicando entro 48 ore al dipartimento di Prevenzione-Servizio igiene degli alimenti e della Nutrizione dell’Asl di Nuoro, le cause della non conformità, i tempi previsti per il rientro dei paramenti e gli esiti favorevoli dei controlli interni”.

Alle richieste da parte del Comune si aggiungono quelle del consigliere regionale nuorese Roberto Deriu, che ha subito preparato un’interrogazione. “Sono molto preoccupato per l’inefficienza di Abbanoa che si ripete ancora una volta – commenta l’esponente del Pd -. È inaccettabile che Nuoro debba fare ciclicamente i conti con emergenze idriche a causa dei disservizi del gestore idrico e delle problematiche degli acquedotti che servono il territorio. E che oggi generano uno stato di pericolo per la salute pubblica dovuto alla non idoneità dell’acqua per uso potabile”. Deriu chiede che il presidente della Regione e all’assessore ai Lavori pubblici “intervengano senza perdere ulteriore tempo”

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