Boom di presenze in Sardegna: “Merito anche dei prodotti sardi”

Il turismo viene anche per i prodotti della Sardegna.

Non solo spiagge, mare da favola, tradizioni, relax e divertimento. I turisti amano la Sardegna a 360 gradi e ricercano sempre di più i prodotti genuini isolani. Alla base del boom nell’estate 2022 in Sardegna, infatti ci sono anche due ingredienti fondamentali: l’offerta agrituristica e la qualità dei prodotti agroalimentari.

Lo sostiene CIA Sardegna, che analizzando i numeri degli arrivi turistici nell’isola, secondo i dati diffusi dalla Regione e da Federalberghi ritornati finalmente ai livelli prepandemia, non può fare a meno di sottolineare il valore aggiunto che rappresentano i prodotti della tavola sarda per l’offerta Sardegna.

“Una proposta turistica eccellente non può prescindere dall’offerta di prodotti agroalimentari di alta qualità – dichiara il direttore regionale di Cia Sardegna, Alessandro Vacca – e in Sardegna questo è possibile grazie al lavoro e all’impegno delle nostre aziende agricole e zootecniche, che anche quest’anno, nonostante le grosse difficoltà derivate dalle temperature molto elevate e dall’impennata dei costi di produzione, sono riuscite, come sempre, a mettere sul mercato prodotti con un elevato livello qualitativo, in costante miglioramento”.

Visti i risultati fin qui raggiunti fra mille difficoltà e sottolineando l’importanza delle produzioni agricole di qualità per elevare sempre più lo standard dell’offerta turistica in Sardegna, la CIA rimarca la necessità di riportare al centro della discussione politica isolana le azioni a tutela e rilancio delle produzioni agricole e degli allevamenti sardi, anche in funzione delle mutate condizioni climatiche con cui ormai regolarmente si convive; dopo l’ondata di caldo, le violente precipitazioni registrate nella giornata di ieri, con danni a ortive, uliveti, vigneti e in taluni casi a serre e per le quali si stanno tutt’ora raccogliendo le stime dei danni, ne sono l’ultima drammatica testimonianza, e, sommate alle altre numerose difficoltà del comparto, rischiano sempre più di indebolire l’intero settore, con effetti nefasti sul sistema sociale ed economico della nostra isola.

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