La Sardegna avanza nel progetto di decarbonizzazione dei trasporti e consolida il proprio ruolo tra i territori più innovativi in Italia. A Macomer, questa mattina, la Regione avvia ufficialmente i lavori della nuova centrale per la produzione di idrogeno verde, un impianto che alimenterà i treni della linea Macomer-Nuoro e altri mezzi che operano sul territorio.
Le autorità regionali considerano l’iniziativa un tassello decisivo nella strategia che punta alla riconversione energetica delle ferrovie a scartamento ridotto. Dopo l’impianto già in costruzione a Mandas, Macomer diventa il secondo polo attivo del progetto, mentre un terzo sito prenderà forma ad Alghero, così da completare la rete prevista dal piano regionale.
La cerimonia e gli interventi istituzionali
L’assessora ai Trasporti Barbara Manca, il sindaco di Macomer Riccardo Uda, l’amministratore unico di ARST Giovanni Mocci, il direttore centrale Carlo Poledrini, l’ingegner Paolo Zedda e i rappresentanti di Cobar S.p.A. partecipano alla cerimonia, sottolineando il valore strategico dell’opera.
«Con questa inaugurazione rafforziamo un progetto altamente innovativo», afferma Manca. «Introduciamo l’idrogeno verde nel trasporto ferroviario e apriamo la strada a un miglioramento reale della mobilità dell’Isola».
L’assessora rimarca anche il ruolo centrale di Macomer: «Questo nodo intermodale collega Nuoro agli altri centri urbani della Sardegna, quindi rappresenta il luogo ideale per un investimento così strategico. Stiamo inoltre eliminando passaggi a livello e incroci a raso per ridurre i tempi di percorrenza e offrire un viaggio più confortevole».
Una strategia che unisce innovazione e sviluppo
Il progetto non riguarda solo l’ambiente. La Regione vuole stimolare l’economia locale e generare nuove opportunità tecnologiche. «Producendo energia verde nella nostra terra, rafforziamo l’indotto e apriamo nuovi percorsi di sviluppo», sottolinea Manca. «Lavoriamo insieme alle comunità perché i trasporti possano diventare motore di innovazione e crescita sociale».
L’avvio del cantiere di Macomer dimostra quindi la volontà della Sardegna di guidare la transizione energetica con una visione ampia, che unisce sostenibilità, tecnologia e qualità della vita.





