Strage di Nuoro, dichiarazione di morte cerebrale per il figlio piccolo di Gleboni e il vicino di casa
Si aggrava il bilancio della strage familiare di Nuoro, morte cerebrale per il piccolo Francesco Gleboni e per Paolo Sanna. Giusi Massetti e la figlia Martina sono state le prime vittime di questa tragica alba di fuoco a Nuoro. Dentro l’appartamento di via Ichnusa Roberto Gleboni ha cercato di ammazzare tutti i membri della famiglia, sparando anche contro i figli di 14 e 10 anni.
Uscito di casa ha trovato nel pianerottolo il vicino Paolo Sanna, 69enne ex dipendente della Asl di Nuoro, e ha sparato pure contro di lui. Poi l’operaio di Forestas ha raggiunto al casa della madre in via Pinna e ha sparato pure contro di lei, prima di togliersi la vita. Il bilancio inziale era quindi di tre morti e quattro feriti. Lievi però le conseguenze fisiche per il figlio adolescente mentre la madre 84enne Maria Esterina Riccardi è grave ma non dovrebbe essere in pericolo di vita.
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Sono sembrate da subito gravissime le condizioni del figlio piccolo, Francesco di 10 anni. Tanto che già in tarda mattinata si parlava di morte cerebrale, senza che fossero ancora stati eseguiti tutti i passaggi formali. Lo stesso vale per il vicino di casa, Paolo Sanna era gravissimo da subito ed erano poche le speranze di salvezza. In serata l’annuncio che per entrambi è stata dichiarata la morte cerebrale.