Trovato con spade, pistola e un kalashnikov soft-air: denunciato un giovane di Onanì

Onanì, giovane denunciato per detenzione abusiva di armi

Onanì, giovane denunciato per detenzione abusiva di armi. I carabinieri della Stazione di Bitti hanno denunciato in stato di libertà un ventiduenne di Onanì per detenzione abusiva di armi. L’operazione si inserisce in un servizio straordinario di controllo del territorio coordinato dal Comando della Compagnia di Bitti, finalizzato a verificare il rispetto delle normative sulla detenzione e sul porto d’armi da parte dei cittadini privati. I controlli, programmati periodicamente, mirano a prevenire episodi di uso improprio o irregolare di armi e strumenti potenzialmente pericolosi.

Il rinvenimento delle armi
Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno trovato una spada giapponese tipo “katana” e una spada tipo “potens”, oltre ad alcune armi da softair, repliche molto fedeli di armi da fuoco reali. Le armi softair, pur essendo generalmente utilizzate per scopi sportivi o ludici, devono rispettare precisi requisiti di legge: tra questi, la presenza del tappo rosso sulla canna, indispensabile per distinguerle visivamente da un’arma vera. Nel caso di Onanì, le repliche erano invece prive del tappo rosso, rendendole facilmente confondibili con armi autentiche e quindi soggette a sequestro.

Il sequestro e la denuncia
Le verifiche condotte successivamente hanno accertato che il giovane non aveva mai denunciato il possesso di tali armi all’autorità competente. I carabinieri hanno dunque proceduto al sequestro del materiale e alla denuncia del ventiduenne all’Autorità Giudiziaria con l’ipotesi di detenzione abusiva di armi. L’episodio dimostra l’attenzione costante dell’Arma verso la prevenzione dei reati connessi alla detenzione illecita di strumenti pericolosi.

Indagini ancora in corso
Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari e resta ferma la presunzione di innocenza dell’indagato, che potrà essere considerato colpevole solo in presenza di una sentenza definitiva di condanna. Le indagini proseguiranno per chiarire la provenienza delle armi e accertare se possano essere riconducibili ad altri episodi o violazioni.

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