Curava i tumori con gli ultrasuoni: chiesti 24 anni per omicidio volontario

omicidio

Il caso della dottoressa di Tertenia.

Secondo l’accusa un medico di Tertenia aveva curato tre pazienti affetti da tumore con gli ultrasuoni, cura alternativa che si era rivelata inutile perché sono tutti morti. La donna è finita a processo con l’accusa di omicidio volontario aggravato, circonvenzione di incapace e truffa. La pm ha chiesto per lei una condanna di 24 anni e due mesi.

La richiesta è stata avanzata dopo la requisitoria che si è tenuta davanti alla Corte d’Assise di Cagliari. La 50enne, secondo l’accusa, curava i pazienti affetti dal cancro con una cura alternativa, causando la riduzione della loro aspettativa di vita. Ora è accusata di omicidio volontario per la morte di Fiorenzo Fiorini, mentre altri capi di imputazione per il decesso di Davide Spanu e Franco Garau.

La donna si è difesa sostenendo di non aver scoraggiato i suoi pazienti a seguire le cure tradizionali con il cancro, affermando che fu una loro scelta quella di non fare né la chemio né la radioterapia. L’inchiesta era scattata dopo il programma le Iene del 19 novembre 2017, dove erano stati segnalati dei casi di pazienti oncologici che si erano rivolti a lei per ottenere delle cure alternative. Nel 2018 la Procura di Lanusei aveva sequestrato nello studio di Tertenia e qualche mese dopo il gip aveva interdetto la donna dall’esercizio della professione medica.

Gli avvocati delle vittime chiedono che si proceda per omicidio.

I legali delle vittime hanno chiesto che si proceda per omicidio volontario anche per la morte di Spanu, mentre la difesa ha chiesto invece l’assoluzione dell’imputata “perché il fatto non sussiste”. Secondo i difensori per un paziente è impossibile provare che la causa del decesso sia dovuta ai trattamenti medici della donna, poiché nessun perito è riuscito a dimostrarlo. L’uomo si era infatti rifiutato di operarsi per rimuovere il tumore, come gli consigliarono i medici. Secondo la difesa non ci sono nemmeno prove che dimostrino la truffa e la circonvenzione di incapace. L’udienza è stata fissata il 19 gennaio per le repliche e la sentenza.

Note sull'autore