Investì un anziano di Nuoro che morì poco dopo, nei guai un giovane

La difesa in tribunale di un giovane di Bono.

Era accusato di omicidio stradale per aver causato la morte di un pensionato di 89 anni in via del Lavoro a Nuoro nel 2018, Massimiliano Carta, giovane di Bono. Aveva investito, infatti, con la sua Wolkswagen Passat Pietro Ladu, originario di Ollolai.

Secondo la ricostruzione del pubblico ministero, l’anziano era sbucato dallo spazio tra due auto in sosta, attraversando la carreggiata in senso obliquo e in assenza di strisce pedonali. Carta si era prontamente fermato per soccorrere l’anziano, ancora cosciente. Ma l’uomo era morto poche ore dopo.

Per la pubblica accusa, l’incidente si sarebbe potuto evitare in quanto da prevedere. Non sarebbe bastata la frenata per escludere la responsabilità del giovane. Ma sarebbe bastato che procedesse con la sua auto a un massimo di 35 chilometri/orari. Il pubblico ministero ha chiesto pertanto una pena detentiva di 8 mesi.

La difesa ha invece puntato sull’imprevedibilità dell’incidente e sulla responsabilità del deceduto, che non sarebbe stato investito, se avesse attraversato correttamente la carreggiata. Pertanto, la difesa ha escluso che l’incidente di Nuoro potesse configurare il reato di omicidio stradale. Questa tesi difensiva, come scrive La Nuova Sardegna è stata accettata dai giudici, che hanno emesso una sentenza di assoluzione per Carta.

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