Parte il Green Pass a Nuoro, perplessi bar e ristoranti

Da domani in Sardegna l’obbligo del Green Pass.

Da domani nella provincia di Nuoro, così come in tutta Italia, parte l’obbligo di esibire le certificazioni verdi per l’accesso ad una serie di attività economiche. Tra queste spiccano le attività di servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio, per il consumo al tavolo e al chiuso. Un provvedimento che nel vasto territorio del Nuorese coinvolge 2.200 aziende tra ristorazione e bar.

La certificazione verde è un’attestazione che dichiara che il soggetto è vaccinato, o che il soggetto ha passato il Covid, oppure che ha eseguito un tampone con esito negativo nelle ultime 48 ore. L’applicazione VerificaC19, che si scarica su Google play o Apple store gratuitamente, serve soltanto per verificare il QR code di coloro che hanno fatto il vaccino, mentre sulle altre due attestazioni non è necessaria.

Le perplessità della Confcommercio.

La Confcommercio Nuoro Ogliastra ha svolto una campagna di informazione massiccia, malgrado ciò persistono dubbi e perplessità su cosa fare esattamente. “Riceviamo le richieste più disparate, ad esempio se esistono altre app per fare la verifica, quando l’unica app è VerificaC19. Altri non hanno chiaro che il vincolo è solo per i posti al chiuso. Altri ancora ci chiedono se quelli che stanno all’aperto possono andare in bagno nella parte interna e occorre controllare il certificato verde, cosa ovviamente assurda e da non fare visto che qualsiasi ospite comunque deve usare la mascherina appena si alza dal tavolo – fanno sapere i dirigenti della confederazione generale italiana delle imprese -. Uno scenario variegato, in realtà il Green Pass non sta incontrando resistenze alla sua applicazione, infatti i più ci dicono che è meglio lavorare controllando le certificazioni piuttosto che chiudere, e magari senza ristori, in un momento importante come questo”.

Le problematiche organizzative.

Sull’applicazione vi sono comunque problematiche organizzative. La prima riguarda l’albergatore che deve controllare i propri alloggiati ogni volta che accedono al ristorante o alla sala colazioni al chiuso. Un lavoro immane soprattutto in grandi strutture. L’altra problematica riguarda il lavoratore che fa la verifica e non si trova in possesso delle certificazioni al contrario del cliente. Al momento non esiste alcun obbligo dei lavoratori di vaccinarsi e il datore di lavoro non può obbligarli e addirittura non deve neanche saperlo per una questione di privacy. Ulteriori perplessità nascono dal fatto che vi sono numerosi genitori con il Green Pass, mentre i figli minorenni ne sarebbero sprovvisti e non sanno come comportarsi. Infine un barista che da solo serve una sala avrà grosse difficolta a servire i clienti e contemporaneamente a controllare i Green Pass.

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