Contro il rischio privatizzazione della sanità a Nuoro chieste certezze all’Assl

La replica di Liberu all’Ats di Nuoro.

La protesta di ieri da parte di Liberu, contro l’esternalizzazione del personale del pronto soccorso al San Francesco di Nuoro, avrebbe fatto fare dietrofront all’Ats, che avrebbe infatti smentito quanto trapelato nei giorni precedenti. Soddisfatto solo a metà il partito indipendentista sardo dopo le dichiarazioni della dottoressa Gesuina Cherci.

“Siamo lieti di questa veloce retromarcia, dopo la denuncia di Liberu. Ma di rettifiche e rassicuranti parole di retromarcia questo territorio ne ha già visto tante, come ci ricorda la vicenda del famoso Project Financing, anch’esso a suo tempo ripetutamente smentito ma tragicamente andato avanti, fino al disastro e alle aule di tribunale – commenta Liberu -, noi ci auguriamo davvero che questa smentita trovi reale corrispondenza, e che il pronto soccorso del San Francesco non venga privatizzato. Tuttavia, non è stato assolutamente smentito un passaggio molto inquietante, che esula dalla sorte del pronto soccorso nuorese, e cioè la frase di Pili nell’intervista al giornale secondo cui esiste un progetto di “esternalizzazione, originariamente pensata per gli ospedali periferici“.

“Su questa frase c’è poco da interpretare – continuano gli esponenti del partito -, e questa non è stata smentita. Una frase che conferma la nostra preoccupazione che la politica regionale, in accordo con i vertici sanitari, miri a consegnare ai privati i servizi sanitari delle zone interne e dei piccoli ospedali, definiti “periferici”. Ci chiediamo cosa si intenda per “periferico” e “centrale” quando si decide della salute dei cittadini. Esistono forse cittadini “periferici” e cittadini “centrali” per i vertici della sanità e per questa giunta regionale? Ci sono cittadini “periferici” che dovranno prima pagare le tasse, e poi pagare anche i privati a cui viene consegnata la loro sanità? Queste sono le domande che tutti i cittadini si dovrebbero porre, e che dovrebbero porre alle autorità politiche e sanitarie. Ribadiamo la nostra contrarietà a qualsiasi progetto di privatizzazione e invitiamo tutti i cittadini a mobilitarsi per fare sentire la loro voce e la loro opposizione allo scippo della loro sanità. No alle privatizzazioni. Sanità pubblica, gratuita e per tutti.”, conclude Liberu.

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