Nuoro solidale con l’aeroporto di Alghero.
Anche il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, ieri ha partecipato alla manifestazione che si è tenuta al cinema Miramare di Alghero in difesa dell’aeroporto “Riviera del corallo”.
“È un incontro significativo perché segnala l’unità della comunità e della classe dirigente della nostra Isola davanti alle questioni serie – ha detto il sindaco Soddu nel suo intervento -. E quello dei trasporti, delle connessioni in un mondo moderno che richiede di poterci spostare rapidamente, agevolmente per poterne essere parte, è un problema serissimo. Come sardi ci dobbiamo riappropriare dello spirito di questa sala, da un lato combattivo e rivendicativo, dall’altro costruttivo. Dobbiamo proporre delle soluzioni tecniche con alla base delle chiare indicazioni politiche per le future generazioni e a mio parere la più importante è che noi dobbiamo essere intransigenti nell’esigere lo stesso diritto alla mobilità per la Sardegna che esiste nel continente italiano ed europeo. Perché siamo figli e fratelli dell’Europa e dell’Italia e non possiamo avere diritti negati”.
“È un aspetto fondamentale per il nostro futuro – ha sottolineato -, perché se analizziamo le statistiche demografiche della nostra isola, non solo di Nuoro e delle zone interne, sono numeri da allarme rosso. Ci dicono che nel 2055 non saremo più un milione e 600 mila abitanti circa, ma un milione e 200 mila. In questo momento perdiamo 10 mila abitanti all’anno, un intero paese che scompare. Cagliari perde abitanti, Sassari perde abitanti, Nuoro perde abitanti e ci si dice che ‘dobbiamo essere attrattivi’. Noi possiamo organizzare la migliore stagione lirica a Sassari, avere la migliore università, a Nuoro possiamo proporre le feste tradizionali più importanti del mondo, ma se poi la gente qui non ci può arrivare perché non abbiamo gli aerei non risolveremo mai il problema“.
“Per combattere lo spopolamento e la denatalità dobbiamo attrarre flussi di persone ed è vero che noi dobbiamo essere bravi come amministratori e fare la nostra parte, ma dobbiamo avere i trasporti e questa rivendicazione politica deve diventare una battaglia nazionale. Deve rappresentare il punto all’ordine del giorno più importante per la nostra Sardegna perché è l’unico strumento che ci può consentire di guardare al futuro con fiducia. Lo dobbiamo pretendere con forza e se stiamo uniti questa battaglia la vinceremo. Un domani potremo dire che abbiamo combattuto per un ideale e un diritto sacrosanto, lo abbiamo fatto per le generazioni future, lo abbiamo fatto insieme e abbiamo consentito alla Sardegna di sopravvivere”, ha concluso.