Sindaci del Nuorese contro il parco eolico a Bitti

Da Nuoro il no contro il progetto.

Il mondo politico locale si schiera contro il progetto del parco eolico previsto nelle campagne di Bitti, autorizzato dal governo Draghi. Sindaci, parlamentari e rappresentanti del Consiglio regionale, tutti si schierano a favore della ricerca scientifica.

I motivi del no nascono dal pericolo che il rumore delle turbine potrebbe arrecare al progetto Einstein Telescope – abbreviato in ET -, che prevede la costruzione di un grande interferometro sotterraneo triangolare adibito per la ricerca delle onde gravitazionali. L’impianto è previsto a 200 metri di profondità e questo potrebbe essere disturbato dal movimento delle pale eoliche. Si tratta di un progetto da sei miliardi di euro, distribuiti in nove anni. L’impatto economico è notevole e spiega l’opposizione ai progetti volti all’eolico. A sostenere il progetto ET anche la Regione, inserendolo nel piano degli investimenti presentati nell’ambito del Recovery fund con un programma di spesa di 300 milioni di euro.

Il progetto, molto importante a livello internazionale, si oppone con quello volto all’energia alternativa a cui il Governo Draghi aveva dato via libera dal Governo Draghi con il Dpcm del 12 ottobre. La politica locale, che si è opposta al progetto, spiega che non è contraria all’energia eolica, anche per le importanti ricadute contro il caro bollette. “Vogliamo essere coinvolti nella decisione del luogo dove vanno realizzati”, spiegano.

Venerdì scorso si è svolta un’assemblea molto partecipata, dove è stato votato all’unanimità il documento per chiedere al Governo l’annullamento dell’autorizzazione al progetto del parco eolico. Il sindaco di Lula, Mario Calia, aveva letto le motivazioni dell’opposizione che unisce tutta la politica sarda, ovvero che l’ET avrà importanti ricadute economiche, portando migliaia di posti di lavoro qualificati. Un’occasione d’oro, dove la Sardegna resta l’unico territorio per lo sviluppo del progetto, a causa della bassa sismicità. I sindaci del Nuorese sono pronti a scendere in piazza per sostenere la ricerca.

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