Lieto fine a Dorgali, Francesco Corda è stato ritrovato e sta bene

I carabinieri hanno ritrovato il 64enne Francesco Corda

Nell’ambito dell’attività del piano di ricerca persone scomparse, i carabinieri della Stazione di Dorgali hanno ritrovato Francesco Corda. La sua scomparsa era stata formalmente denunciata dalla figlia il 27 agosto scorso presso la Stazione Carabinieri di Olbia – Poltu Quatu. Le ricerche si sono concluse stamane: i carabinieri lo hanno ritrovato in buono stato di salute in un’abitazione rurale in località Iloghe, nei pressi della diga di Pedra e Ottoni.

L’avvio delle ricerche

“Ma le ricerche, che non sono mai state interrotte sino al felice epilogo di questa mattina, erano iniziate già dalla sera del 26 agosto scorso, allorquando altri famigliari, che avevano perso i contatti con l’uomo già da qualche giorno, si erano preoccupati chiamando i carabinieri,.
Risultando vani i primi tentativi di rintraccio presso i luoghi abitualmente frequentati dall’uomo, di concerto con la locale Prefettura, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Nuoro ha dispiegato un corposo dispositivo di personale e mezzi, supportato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, dalla Questura di Nuoro, dai volontari della Protezione civile, dal personale della Stazione Forestale dorgalese e dai Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, con l’impiego operativo inoltre di sommozzatori, elicotteri, droni e di due unità cinofili specializzate nella particolare tipologia di attività, provenienti dal Centro Cinofili Carabinieri di Firenze”.

Le forze in campo

“Rilevanti gli sforzi compiuti, sia sotto il piano investigativo, con i militari dell’Arma che hanno certosinamente compendiato elementi informativi utili, vagliato le numerose e preziose segnalazioni telefoniche e social pervenute dalla cittadinanza, ricostruito abitudini, relazioni, itinerari compiuti dall’uomo e motivi della sua scomparsa sia sotto il profilo di concreta ricerca in agro, con il dispiegamento del corposo dispositivo aereo, subacqueo e terreste sopra descritto, malgrado le oggettive difficoltà operative connesse con il terreno impervio e l’elevata temperatura estiva”.

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