Crisi idrica a Macomer, sindaco vieta usi non essenziali dell’acqua
Crisi idrica a Macomer, sindaco vieta usi non essenziali dell’acqua. A causa della grave crisi idrica che interessa la Sardegna, il Comune di Macomer ha emanato l’ordinanza sindacale del 6 novembre scorso, che introduce misure straordinarie e temporanee per la limitazione dell’uso dell’acqua potabile. Il provvedimento nasce in seguito alla nota della Regione Autonoma della Sardegna – Direzione Generale della Protezione Civile, nell’ambito dell’emergenza regionale dichiarata con la delibera della Giunta del 30 luglio 2024, e recepisce le indicazioni contenute nell’ordinanza regionale del 21 ottobre scorso.
Divieti e limitazioni
L’ordinanza, firmata dal sindaco di Macomer, dispone il divieto di utilizzo dell’acqua potabile per tutti gli impieghi non considerati essenziali, con l’obiettivo di garantire le risorse disponibili per gli usi alimentari e igienico-sanitari. Sono vietate l’irrigazione e l’annaffiatura di orti, giardini e prati, il lavaggio di veicoli privati, la pulizia di cortili, marciapiedi e piazzali, il riempimento di fontane ornamentali, vasche e piscine private, nonché tutti gli altri usi che non siano strettamente legati ai bisogni primari. Il provvedimento resterà in vigore fino a revoca o cessata necessità.
Invito alla cittadinanza
L’amministrazione comunale invita la popolazione ad adottare comportamenti responsabili e virtuosi per il risparmio idrico, come la verifica periodica di eventuali perdite negli impianti domestici, la chiusura dell’impianto idrico in caso di assenze prolungate e il riutilizzo dell’acqua per usi secondari, ad esempio quella impiegata per il lavaggio di frutta e verdura. L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini sull’importanza di un utilizzo consapevole della risorsa, in un momento di particolare criticità per tutto il territorio regionale.
Controlli e sanzioni
Il rispetto dell’ordinanza sarà oggetto di controlli da parte del corpo di polizia locale, incaricato di vigilare sull’applicazione delle disposizioni. In caso di violazione, sono previste sanzioni amministrative da 25 a 500 euro.
Comunicazioni ufficiali
Il provvedimento è stato trasmesso agli uffici competenti, tra cui la Prefettura, la Questura, i carabinieri e il Corpo forestale, ed è stato pubblicato sull’Albo Pretorio e sul sito istituzionale del Comune di Macomer. L’amministrazione comunale ribadisce che la collaborazione dei cittadini rappresenta un elemento fondamentale per superare l’emergenza e garantire la disponibilità della risorsa idrica essenziale per la collettività.





