Nuovo attentato alla Maffei Sarda Silici: tutti gli operai in cassaintegrazione

Secondo attentato alla Maffei sarda Silici, tra Orani e Sarule

Malviventi sono entrati nella cava della Maffei Sarda Silici, hanno immobilizzato un vigilante e danneggiato alcuni macchinari. Già nel dicembre 2021 l’azienda era finita nel mirino dei vandali su commissione. Questo episodio porta conseguenze immediate: stop alle attività e tutti in cassaintegrazione per almeno due settimane. La miniera si trova tra Orani e Sarule.

Il presidente della società

“Non esistono parole per descrivere il senso di impotenza e rabbia che pervade il nostro team in questo momento – commenta il presidente Federico Emilio Fiorelli -. Questi individui, oltre ad aver compiuto un gesto contrario ad ogni principio di legalità e buon senso, hanno danneggiato l’economia locale fermando un’azienda sana ed etica che opera con passione nel territorio sardo”

Le parole di Confindustria

La solidarietà del presidente di Confindustria Sardegna centrale. “Giovanni Bitti, il Consiglio generale e tutta l’Associazione esprimono la massima condanna per il nuovo grave atto intimidatorio ai danni della nostra azienda associata Maffei Sarda Silicati. Si tratta dell’ennesimo episodio criminale ai danni di un’impresa del territorio, un atto molto grave che non trova alcuna giustificazione e che non aiuta a creare il giusto clima per fare impresa. Quanto accaduto rappresenta un grave danno per tutti. Sono atti che non hanno alcuna giustificazione e che non possiamo più accettare. Piena solidarietà e vicinanza all’azienda e ai lavoratori”.

I Comuni di Orani e Sarule

“L’Amministrazione comunale di Orani condanna fermamente gli atti vandalici perpetrati a danno della Maffei Sarda silicati. I continui atti di intimidazione e i danni causati all’azienda non gioveranno di certo ai malfattori che, in modo codardo, hanno creato disagi alle comunità coinvolte, agli operai e alla stessa azienda. Esprimiamo inoltre solidarietà al vigilante de “La Nuorese” che ha subito violenza”.

“L’atto intimidatorio perpetrato ai danni della Maffei Sarda Silicati nel cantiere di “Cuccuru Mannu” nel nostro agro, ci lascia profondamente costernati e avviliti”. Anche dal Comune di Sarule un pensiero per questo inquietane episodio. “Come Amministrazione comunale, assieme alla ferma condanna del vile gesto esprimiamo vicinanza e solidarietà alla Maffei e al dott. Fiorelli. Questi gesti, mai condivisibili, ci riportano indietro a periodi che si vorrebbero e dovrebbero cancellare, lasciano degli strascichi dal punto di vista lavorativo che hanno immediate ripercussioni su tutto il personale che ruota attorno all’attività estrattiva, -come il fermo temporaneo dei lavori– . Vogliamo invitare tutto il personale ad unirsi in un fronte compatto per la salvaguardia di una realtà produttiva di notevole importanza per il nostro territorio. E ci auspichiamo che solo il dialogo possa essere, in una società civile, il giusto e unico mezzo di incontro e confronto”.

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