Diga Maccheronis, è emergenza: da oggi stop all’irrigazione in Baronia

Crisi idrica nel bacino del Maccheronis: stop irrigazione in Baronia

Crisi idrica nel bacino del Maccheronis: stop irrigazione in Baronia. La Baronia entra in una nuova fase di emergenza idrica. Da oggi, 19 novembre 2025, il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale limita drasticamente l’uso dell’acqua nel bacino del Maccheronis. E consente alle aziende agricole solo il prelievo necessario per l’abbeveraggio del bestiame e la pulizia delle stalle. L’ordine arriva direttamente dall’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna, che monitora il rapido calo dell’invaso. I dati aggiornati al 14 novembre mostrano un livello drammatico: appena 0,969 milioni di metri cubi, un valore che non sostiene più le esigenze agricole di Posada, Siniscola, Budoni, Torpè e San Teodoro.

Livelli dell’invaso in caduta e nuove restrizioni

Le scarse precipitazioni di novembre non cambiano la condizione del lago, che continua a perdere capacità. L’Adis chiede quindi un monitoraggio settimanale e pretende una riduzione immediata dei prelievi, così da difendere ciò che resta della risorsa idrica. Il Consorzio interviene sulla rete e chiude l’utilizzo agricolo, concentrando gli sforzi sul benessere animale.

Allarme degli agricoltori e richiesta di una strategia

Il presidente del Consorzio, Ambrogio Guiso, sottolinea quanto la situazione risulti prevedibile. Il clima muta in modo evidente e priva il territorio di acqua in ogni stagione. Guiso richiama l’attenzione sulla mancanza di una pianificazione politica concreta e ricorda le proposte già avanzate dal territorio. E cioè interconnessione tra bacini, dissalatori, recupero delle acque reflue, monitoraggio delle falde e realizzazione dell’invaso di Abba Luchente, utile per creare una riserva idrica di durata almeno biennale.

Il Consorzio assicura supporto alle comunità

Il personale del Consorzio continua a garantire l’assistenza alle aziende agricole e sostiene l’alimentazione emergenziale del potabilizzatore di Torpè tramite l’acqua del fiume Posada. Il territorio attende risposte strutturali e chiede un piano che dia stabilità al comparto agricolo e alle comunità della Baronia, sempre più vulnerabili davanti a una crisi idrica che cresce di anno in anno.

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