Rischio incendi, Siniscola chiude le spiagge a Berchida, Mandras e Capo Comino

Berchida

Rischio incendi a Siniscola, spiagge chiuse: off limits Berchida, Mandras e Capo Comino

Rischio incendi a Siniscola, spiagge chiuse: off limits Berchida, Mandras e Capo Comino. L’allerta incendi con codice rosso, diramata ieri dalla Direzione Generale della Protezione Civile Regionale, ha spinto il Sindaco di Siniscola ad adottare una misura urgente: chiudere al pubblico l’intera area di Berchida, Capo Comino e la Pineta di Mandras.

Il bollettino del Centro Funzionale Decentrato ha annunciato per oggi vento forte di maestrale, con raffiche burrascose anche sui crinali e mareggiate sulle coste settentrionali, con onde fino a 4 metri. Il Comune ha quindi deciso di interdire l’accesso alla spiaggia di Berchida, chiudendo sia l’ingresso dal cantiere forestale di Capo Comino sia l’accesso principale dalla SS 125.

Il provvedimento riguarda anche la Pineta di Mandras, accessibile normalmente dalle borgate di Santa Lucia e S’Ena e Sa Chita. In entrambi i casi, le autorità comunali vogliono evitare ogni rischio per residenti e turisti, viste le condizioni meteorologiche avverse e l’elevata possibilità di innesco incendi.

Il piano della Protezione civile

Il Piano comunale di protezione civile prevede, in queste situazioni, la chiusura immediata delle aree esposte al rischio, insieme all’attivazione del sistema di comunicazione d’emergenza (SIPC). L’Amministrazione ha già avviato le procedure per garantire l’assistenza alla popolazione, mantenendo costante il contatto con la SORI, la Prefettura, le forze dell’ordine, l’Ente Foreste e il gruppo comunale di protezione civile.

Il Comando di Polizia Locale, la compagnia barracellare, l’Ufficio Tecnico Comunale e i presìdi territoriali stanno monitorando la situazione e coordinano gli interventi. Il Comune ha inoltre pubblicato l’ordinanza sul sito istituzionale e affisso l’avviso all’Albo Pretorio, dove resterà visibile per almeno 15 giorni.

Il Sindaco invita la popolazione a evitare ogni spostamento nelle zone interessate e ricorda che chiunque intenda presentare ricorso contro l’ordinanza potrà farlo entro 60 giorni al TAR Sardegna, oppure entro 120 giorni al Presidente della Repubblica, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

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