Guardia medica intermittente in Barbagia: allarme ad Aritzo, Belvì e Gadoni

Barbagia senza medici: allarme ad Aritzo, Belvì e Gadoni

Barbagia senza medici: allarme ad Aritzo, Belvì e Gadoni. In Barbagia cresce la rabbia per la mancanza di continuità nella guardia medica che dovrebbe servire i comuni di Aritzo, Belvì e Gadoni. I residenti parlano di una presenza “intermittente”: un giorno il medico c’è, quello dopo scompare. I turni notturni diventano incerti, i fine settimana imprevedibili. E mentre l’inverno avanza, la montagna si prepara a restare scoperta proprio quando il bisogno di assistenza diventa più urgente.

“Sanità di prossimità solo sulla carta”

La segnalazione arriva dal Gruppo Pina Cui, che ha indirizzato una lettera al ministro della Salute Orazio Schillaci, alla presidente della Regione Alessandra Todde e all’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi.
Nel testo, la denuncia si fa amara e ironica: «Parlate di sanità di prossimità, ma prossimità a cosa? Al vuoto?». I cittadini descrivono la situazione con parole che raccontano una realtà quotidiana difficile: strade gelate, ambulanze bloccate, telefoni che squillano nel vuoto.

Un territorio dimenticato

Ad Aritzo la guardia medica dovrebbe coprire anche Gadoni e Belvì. Ma senza medici stabili, la “copertura sanitaria” diventa, dicono gli abitanti, “una coperta bucata”. Il rischio è concreto: chi si sente male deve affrontare chilometri di strade di montagna, spesso ghiacciate o impraticabili, nella speranza di trovare qualcuno che possa aiutarlo.

L’appello alla politica

«Esistiamo anche quando non conviene ricordarlo», scrivono i cittadini nella lettera. «Quando nevica, quando il ghiaccio blocca le ambulanze, quando il telefono squilla e nessuno risponde».
Il messaggio è chiaro: la Barbagia non vuole più essere un territorio dimenticato. Chiede medici presenti, strutture funzionanti e risposte certe.

Note sull'autore