L’allarme sicurezza sui bus a Nuoro.
Telecamere a bordo, body cam per il personale sui bus e spray urticanti in dotazione, ma anche corsi di formazione per tutti i dipendenti dell’azienda trasporti e campagne di sensibilizzazione nelle scuole, sui mass media, sui social. Sono alcune delle proposte della segreteria della Fit Cisl di Nuoro, Oristano e Ogliastra, in allarme per le aggressioni, verbali e anche fisiche, che da tempo si registrano a danno del personale dell’Azienda Trasporti Pubblici di Nuoro.
“Sono frequenti gli episodi che vedono coinvolti autisti e personali della mobilità – spiega il vicesegretario Simone Porcheddu -. Alla fine di agosto un autista è stato aggredito da un automobilista che, dopo una lite verbale, ha bloccato il bus e lo ha picchiato. Altra segnalazione è arrivata da alcune lavoratrici della stessa azienda che sono state minacciate verbalmente mentre svolgevano il proprio turno. Questa escalation ci preoccupa, episodi del tutto sporadici e isolati in un mondo del lavoro pre-Covid, si sono moltiplicati, anche a seguito di una forte crisi sociale ed economica, di una tensione che non può e non deve essere riversata sui lavoratori”.
Porcheddu, insieme al collega della segreteria Luigi Sedda, ha scritto ai vertici dell’Atp di Nuoro per sollecitare “interventi volti a scoraggiare gli aggressori e tutelare i propri lavoratori”. All’Azienda la Fit Cisl di Nuoro, Oristano, Ogliastra chiede di dotare i pullman di dash cam (telecamere di bordo) perimetrali, panic button (il ‘bottone rosso’ da schiacciare in caso di pericolo), body cam e spray urticante per gli operatori a bordo dei mezzi Atp, corsi di formazione per tutti i dipendenti a contatto con il pubblico, un sistema di welfare aziendale che assicuri tutela legale e sicurezza per i dipendenti, politiche aziendali di tolleranza zero contro ogni forma di violenza nei confronti dei lavoratori dell’azienda, la possibilità di una linea diretta che dai mezzi pubblici lanci l’allarme direttamente alle centrali operative delle forze dell’ordine e preveda la sorveglianza a bordo dei bus.
“La direzione dell’Atp – puntualizza Porcheddu – finora si è sempre dimostrata vicina ai lavoratori e, per esempio, nel caso dell’aggressione di agosto si è prontamente attivata per denunciare il fatto alle autorità competenti. Temiamo, però, che occorrano strumenti più efficaci per consentire che le lavoratrici e i lavoratori del servizio di trasporto pubblico possano operare in serenità“.