A Nuoro mancano due medici e chiude Emodinamica, la rabbia dei pazienti

La Asl 3 interrompe il servizio di Emodinamica a Nuoro

L’assenza contemporanea di due medici porta l’Asl 3 a sospendere il servizio di Emodinamica a Nuoro, tra la rabbia dei pazienti. Al comunicato dell’Azienda sanitaria barbaricina replicano con una nota congiunta l’associazione Amici del Cuore e il consigliere regionale Pd Salvatore Corrias. “A seguito dell’assenza coincidente, non programmata, di due dirigenti medici emodinamisti, che hanno fatto ricorso a un dispositivo di legge che li autorizza ad assentarsi – comuncia l’Asl 3 -. Si è resa necessaria una rimodulazione dell’attività dell’Emodinamica, presso la Struttura complessa cardiologia-Utic del Presidio unico ospedaliero San Francesco di Nuoro“.

“La direzione strategica aziendale, unitamente alla direzione del presidio ospedaliero e all’unità operativa di Cardiologia, al fine di limitare il più possibile disagi ai pazienti – si legge -. Sono attivamente impegnati nella necessaria riprogrammazione dell’attività del reparto, eventualmente facendo ricorso anche alla collaborazione delle altre aziende regionali”.

Chiude emodinamica, rabbia dei pazienti

“Apprendiamo con profondo sconforto e disappunto della chiusura del servizio di Emodinamica presso il reparto di Cardiologia del San Francesco di Nuoro”. Replicano così il presidente di Amici del Cuore, Francesco Doneddu, e il consigliere regionale Pd, Salvatore Corrias. “Cinque anni fa si annunciava la nascita dello stesso servizio nel presidio ospedaliero N.S. della Mercede a Lanusei. Servizio che non è mai entrato in funzione, con conseguenti disagi per i tanti ogliastrini, costretti, loro malgrado, a recarsi a Nuoro, dove oggi il servizio chiude i battenti. Con gravi conseguenze per i cardiopatici e, insieme a loro, per tutto il territorio”.

Saltata la soluzione ogliastrina, ora viene meno pure quella barbaricina e per i pazienti si prospettano lunghi viaggi in giro per l’Isola. “D’ora in poi ci si troverà costretti ad andare a Cagliari o a Sassari – confermano -. Poli ospedalieri troppo lontani per la gestione di una patologia in cui la tempistica è decisiva. Talmente lontani che non si riuscirebbe ad intervenire per tempo nemmeno con l’eliambulanza”. Secondo Doneddu e Corrias “la chiusura del servizio a Nuoro lascia sguarnito un territorio enorme e compromette la possibilità di sopravvivenza di centinaia di persone, cosa, questa, inaudita e inaccettabile”. Da qui la decisione di rivolgersi al presidente Solinas, all’assessore Nieddu e “agli organi dirigenziali di competenza. Chiedono che si adoperino subito per rimediare all’ennesima carenza di servizi sanitari in un territorio come l’Ogliastra, che già ne è privo”.

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