Terremoto vicino al Poligono di Quirra, è la terza scossa in un mese

Terza scossa di terremoto in un mese vicino al Poligono di Quirra, tra Escalaplano e Perdasdefogu

Per la terza volta in un mese una scossa di terremoto ha fatto tremare la terra vicino al Poligono di Quirra. Una volta il sismografo la ha rivelata dentro la zona militare e due volte tra il Poligono interforze e il centro abitato di Escalaplano. Da quelle parti alle esplosioni ci sono abituati, tra le esercitazioni da una parte e la cava Svismisa di Funtana Piroi. Ma le estrazioni si fanno a nordovest del centro abitato, mentre le scosse arrivano dal fronte orietnale.

Stamattina alle 9:59 i sismografi dell’Ingv, l’istituto italiano di geofisica e vulcanologia, hanno registrato una scossa di magnitudo 1,6, tre chilometri a est di Escalaplano, 11 chilometri sotto terra. Il 2 agosto alle 11.17 una scossa con magnitudo 1,5 dentro il Poligono di Quirra, ancora una volta a 11 chilometri di profondità. Alle 11.43 del 27 luglio un altro scossone era stato registrato 3 chilometri a nordest di Escalaplano ma quello si era sentito perché più vicino e più forte: a 8 chilometri di profondità con magnitudo 1,7.

“Avevo sentito un’esplosione e avevo pensato alla cava – ricorda il sindaco di Escalaplano, Marco Lampis -. Poi mi avevano detto che c’era stata una scossa dall’altra parte del paese e avevo scoperto che si era trattato di un terremoto”. L’episodio delle 10 di stamattina, invece, sembra passato inosservato. “Ero per strada e non mi sono accorto di niente – spiega -, ma anche questa era praticamente nello stesso posto dell’altra volta, lontano dalla cava e verso il Poligono, e non può essere stata una mina“.

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