Nuoro, festa dei carabinieri: “In un anno quasi 200 arresti e oltre una tonnellata di droga sequestrata”. Il bilancio nel corso della festa dei carabinieri.
Quasi duecento arresti e oltre una tonnellata di droga sequestrata in in un anno a Nuoro. In occasione del 211° anniversario dalla fondazione dell’Arma dei Carabinieri e del 110° della battaglia del Podgora, il Comandante Provinciale Cassese ha tracciato un bilancio dell’attività svolta nell’ultimo anno nel territorio nuorese. Un’attività intensa e capillare, portata avanti da oltre 900 uomini e donne in divisa, distribuiti in 82 presidi dislocati nella provincia.
Numeri che parlano da soli: 173 persone arrestate, 1989 denunciati a piede libero, 4854 reati trattati, 1,36 tonnellate di droga sequestrata, in gran parte marijuana coltivata localmente, 34 arresti per reati di violenza di genere nell’ambito del cosiddetto “codice rosso”, 52.828 servizi preventivi eseguiti e 8326 servizi di ordine pubblico garantiti.
Tra le operazioni più rilevanti ricordate nel discorso, spiccano: l’arresto, in collaborazione con i Carabinieri di Livorno, degli 11 responsabili della rapina al portavalori avvenuta a marzo in Toscana, l’arresto dell’indiziato per l’omicidio di Orune dell’agosto 2023, su ordine della Procura di Nuoro e l’identificazione e l’arresto dei 5 responsabili dell’omicidio di Arzana avvenuto nel luglio scorso.
I dati non sono stati esibiti per autocompiacimento, come ha voluto sottolineare il Comandante, ma per mostrare il frutto di un lavoro che ha come obiettivo “la sicurezza, la serenità, il benessere” della comunità.
Il discorso ha inoltre offerto una riflessione profonda sui valori fondanti del servizio: affidabilità, onore, fedeltà, onestà intellettuale, che – ha sottolineato il Comandante – devono orientare il comportamento quotidiano di ogni carabiniere, “senza contraddizioni tra predicazione e azione”.
In un’epoca segnata dal relativismo etico e dalla spettacolarizzazione, il richiamo a questi principi è sembrato ancora più attuale. L’Arma, ha concluso il Comandante, non si limita a “fare il proprio lavoro”, ma “essere carabinieri” significa vivere quei valori, offrendo un esempio credibile e coerente di servizio alla collettività.