Il Papa fa beato padre Solinas, il sacerdote di Oliena ucciso per la sua fede

La beatificazione di padre Giovanni Antonio Solinas.

C’è una data, il 2 luglio. E una località, San Ramon de la Nueva Oràn, in Argentina. Quel giorno si terrà la cerimonia di beatificazione di padre Giovanni Antonio Solinas. La notizia è stata comunicata direttamente dal Papa alla diocesi dalle Nuova Oran che ha a sua volta inviato una missiva al Comune di Oliena, centro dove il canonico Solinas è nato. La notizia che era nell’aria da tempo ha suscitato gioia nella comunità di Oliena e negli ambienti cattolici isolani.

“Per noi questa è una notizia che arriva in un momento opportuno. Agli episodi negativi isolati, come quello di qualche settimana fa, il paese di Oliena risponde evidenziando esempi virtuosi e positivi. Possiamo vantarne tanti e in diversi campi: dalla cultura, alla politica, all’ imprenditoria, allo sport e adesso anche in campo religioso. Credo che questi siano punti di riferimento importanti per riprendere con fiducia e speranza a guardare avanti, senza lasciarsi prendere da sconforto o paure. Siamo una comunità di persone intraprendenti che dalle difficoltà ha sempre trovato nuovi stimoli per dare il meglio di sé”, ha commentato il sindaco Bastiano Congiu.

Il percorso.

Lo scorso 13 ottobre 2021, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’udienza, il Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti, tra gli altri il martirio dei Servi di Dio Pietro Ortiz de Zárate, sacerdote diocesano e Giovanni Antonio Solinas, Sacerdote professo della Compagnia di Gesù uccisi in odio alla fede il 27 ottobre 1683 a Valle del Zenta (Argentina).

Padre Giovanni Antonio Solinas.

Nato ad Oliena, nel 1663 entrò nella Compagnia di Gesù. Dopo il noviziato trascorso a Cagliari, emise la professione religiosa il 16 giugno 1665. Nei primi mesi del 1672 manifestò ai superiori la vocazione missionaria, orientata verso gli aborigeni americani. Si mise subito in viaggio con alcuni compagni, raggiungendo prima Barcellona, poi Madrid e, infine, Siviglia, dove completò gli studi di teologia e, il 27 maggio 1673, fu ordinato sacerdote. Giunto a Córdoba (Argentina), raggiunse Buenos Aires nel 1675 e quindi Santa Fé, dove effettuò il terzo e ultimo anno di noviziato. Il suo primo campo di apostolato fu nel 1678 quello della Reducción di Itapúa (Paraguay), ove si distinse per lo zelo apostolico e la carità verso i nativi. In seguito fu impegnato nella Reducción di Santa Ana.

Dopo un periodo trascorso con gli aborigeni dell’etnia Hohomas, nel 1680 fu inviato come cappellano militare. Nei due anni seguenti prestò l’opera missionaria in altre Reducciones. Nel 1683 venne destinato alla missione del Chaco, insieme al Servo di Dio Pietro Ortiz de Zárate. Mentre i due Servi di Dio con altri accompagnatori si trovavano nel forte San Rafael, furono attaccati dagli aborigeni Tobas e Mocovíes e crudelmente assassinati il 27 ottobre 1683.

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