Forse non tutti sanno che Pirandello criticò la famiglia di Grazia Deledda

Grazia Deledda

Le critiche a Grazia Deledda.

Grazia Deledda fu la prima scrittrice italiana e la prima a vincere premio Nobel nel 1926. Quell’“eccessiva emancipazione” da parte dell’intellettuale di Nuoro non piaceva a tanti uomini dell’epoca, nemmeno tra i suoi più celebri colleghi letterati. Fu proprio Pirandello a criticare la modernità della famiglia Deledda in un romanzo. Nel 1905 pare che lo scrittore italiano abbia pensato a un libro per sfottere Palmiro Madesani, un funzionario pubblico che aveva sposato l’autrice di Canne al Vento l’11 gennaio 1900, amandone il talento e diventando il suo segretario e agente.

Il consorte della Deledda era contento del Nobel, il quale l’accompagno nel lungo viaggio fino a Stoccolma. Lo scrittore siciliano criticava il rapporto che c’era nella coppia, troppo lieve e privo di gelosia nei confronti della celebre moglie. Di questo aspetto ne parlò anche la scrittrice Rossana Dedola in Grazia Deledda, dove pubblicò una breve biografia della letterata nuorese, in cui descriveva la gelosia di Pirandello nei confronti della moglie Antonietta Portulano, il quale ammise di averla fatta impazzire. Il libro, intitolato Suo Marito, uscì per davvero e la Deledda si oppose non solo alla pubblicazione del romanzo ma anche alla vincita del Nobel da parte di Pirandello.

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