Da Sassari a Nuoro il piano per la pulizia dei fiumi contro il rischio delle alluvioni

L’impegno della Regione nella pulizia dei fiumi.

Verso una gestione sempre più ordinata, incisiva ed efficace del contrasto al dissesto idrogeologico. Si è svolta ieri nella sede dell’assessorato dei Lavori Pubblici la riunione che ha visto la partecipazione dei servizi territoriali dei Geni civili di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, alcuni in collegamento video, per rafforzare la collaborazione sul contrasto al rischio idrogeologico, con particolare attenzione alla manutenzione degli alvei dei fiumi e dei corsi d’acqua.

La necessità di un più ampio coordinamento, d’accordo con la Protezione civile e l’autorità di bacino, nasce dalle richieste degli enti competenti per la manutenzione degli alvei dei fiumi di avere ulteriore sostegno da parte della Regione e in particolare da parte degli uffici del Genio civile che nel senso della mitigazione del rischio idrogeologico che già operano nel territorio.

“È forte, concreto e deciso, l’impegno della Regione per mettere in atto buone pratiche utili a gestire al meglio i territori e ridurre il rischio idrogeologico – ha spiegato il presidente della Regione, Christian Solinas -. Nel corso di questi tre anni abbiamo affrontato le debolezze e la vulnerabilità dei territori con una robusta azione di prevenzione del rischio, finanziando gli interventi per una cifra che supera i 100 milioni di euro e sostenendo gli Enti locali nel fondamentale lavoro di messa in sicurezza dei territori di competenza, salvaguardando la sicurezza dei cittadini sardi, dei beni e delle attività produttive”.

“L’obiettivo è ripristinare la funzionalità idraulica di torrenti e fiumi e rendere più sicuri quelli che già sono stati oggetto di intervento attraverso un monitoraggio costante e concreto per garantire sufficienti condizioni di deflusso idrico negli alvei”, ha aggiunto l’assessore dei lavori Pubblici, Aldo Salaris entrando nello specifico di parte delle attività previste e necessarie per la sicurezza, come la pulizia, quindi “l’eliminazione della vegetazione che naturalmente si forma sulle golene, ai margini dell’alveo attivo dei corsi d’acqua”. La mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua, ha proseguito l’assessore, contribuiscono ad aggravare  il dissesto e a mettere ulteriormente in evidenza la fragilità del territorio, aumentando il rischio stesso.

Da qui la necessità di mettere a frutto le migliori forme di collaborazione tra enti e istituzioni al fine di garantire la sicurezza. Nel corso della riunione sono state raccolte le segnalazioni fatte dal Corpo Forestale, mancate manutenzioni ordinarie, davanti alle quali si chiederà agli enti preposti di intervenire. Altre segnalazioni riguardano aspetti come l’abbandono dei rifiuti o l’esistenza di opere abusive in territori ritenuti vulnerabili per i quali sarà però necessario approfondire dal punto di vista giuridico-normativo prima di definire le azioni conseguenti.

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